venerdì 31 luglio 2015

Tiriamo le somme (prima parte)

Eccomi arrivata alla parte finale del mio viaggio nel mondo delle diete.
La cosa principale che ho notato è che c'è una gran confusione, nella testa delle persone e nelle informazioni che trovi in rete. C'è tutto e il contrario di tutto. Ma come si fa ad orientarsi veramente?
In realtà non sono qui per darvi consigli o per convincervi che questo è meglio di quello.
Voglio solo rendervi partecipi di alcune nostre decisioni, magari ci riflettete e poi scegliete la vostra personalissima via.

Già da mesi il mio LUI e io abbiamo deciso di renderci un po' autonomi almeno per quanto riguarda l'alimentazione, in parte per protesta contro le così dette Corporations e in parte per avere un cibo più "genuino".


Le 10 Corporations che controllano quasi tutta la nostra spesa
Nel caso vi interessasse approfondire il discorso sulle Corporations vi suggerisco di guardarvi questo filmato su Youtube. Mettetevi comodi perché dura 2 ore.

Dunque, oltre ai dolci che mi hanno fatto ingrassare, abbiamo iniziato a farci la pasta fresca, il pane con la pasta madre, i germogli e a comprare frutta e verdura in una cascina. Abitiamo in una grande città, l'orto non era possibile, così abbiamo trovato questo produttore a km zero (30/40 minuti da casa) dove ci riforniamo una volta alla settimana. I prodotti sono sicuramente più freschi di quelli del supermercato e decisamente meno cari, soprattutto rispetto a negozi che spesso hanno prezzi da gioielleria. Poi quando sono ingrassata abbiamo tolto i carboidrati, i dolci, la carne, quasi completamente il pesce e così via.
Da lì al mangiare quasi esclusivamente verdura cotta e/o cruda il passo è stato breve. Mi sono poi imbattuta in una serie di libri, di cui vi parlo qui, che a piccoli passi ci hanno portato dove siamo arrivati ora.

Non ci definiamo né vegani né crudisti. Semplicemente abbiamo scelto di mangiare quasi esclusivamente frutta e verdura crude.
I vantaggi che abbiamo riscontrato sono:

  1. ci sentiamo meglio, più leggeri e meno appesantiti e in generale siamo più vitali e non abbiamo più mal di testa o disturbi legati alla digestione.
  2. risparmiamo tantissimo. Voi non ci crederete ma la verdura cruda nutre e "riempie" molto di più della stessa quantità cotta.
  3. risparmiamo non solo soldi ma anche : tempo, detersivi, gas e corrente
  4. inquiniamo meno
  5. al supermercato andiamo solo per comperare quello che serve in casa e non è cibo, in genere prodotti per la pulizia personale e della casa.
Voglio aggiungere a livello personale che ci sentiamo più "eticamente corretti" riguardo agli animali e all'orrore degli allevamenti intensivi. Volutamente non posto immagini o link riguardo questo argomento. Sono sicura che se siete interessati in rete ne troverete tantissimi.

Per ora vi lascio. A breve la parte conclusiva di questo post.

LEI 



mercoledì 29 luglio 2015

DIETE - Crudismo o raw-food

Ed eccoci così arrivati all'ultimo step delle diete tentate per perdere 4 kg.
Ma prima facciamo un riassunto delle puntate precedenti:


  1. eliminazione di carne, carboidrati e zuccheri. Aumento di riso e verdure cotte/crude
  2. provata la dieta del Dott. Mozzi
  3. rinizito a praticare fit walking o camminata veloce
  4. gluten free

Ed eccoci arrivati al quinto e, sembrerebbe, ultimo step :il crudismo o raw food, anche se non amo particolarmente questa definizione, troppo modaiola.

In inglese raw significa crudo, greggio,vivo, freddo e food significa cibo.

Frutta e verdura cruda
Avendo già tolto dalla mia dieta tutti i tipi di carboidrati (farine, zuccheri, merendine e dolci vari, cioccolato ecc.), il riso, la carne, le uova e alcuni tipi di pesce, il passaggio al crudismo è stata la logica conseguenza. 
Ma andiamo per gradi.
Più di un anno e mezzo fa ho preso alcuni libri di Vadim Zeland e sfogliandoli qua e la mi è caduto l'occhio sul fatto che lui si nutre di cibo crudo e vivo. Già allora io e il mio LUI ci eravamo ripromessi di approfondire l'argomento, ma evidentemente i tempi non erano maturi.
Sta di fatto che ho ripreso in mano il libro e mi sono letta tutta la parte sul cibo crudo, ho navigato in internet e ho trovato questo sito dove viene data una spiegazione semplice e chiara del perché  mangiare crudo e da cui è possibile scaricare gratis un piccolo ebook con tante informazioni sui cibi cotti e i cibi crudi, sui grassi, sui sali minerali, gli studi fatti e così via.
Attualmente, da 3 settimane circa, ci cibiamo solo di frutta e verdura fresca e cruda e la cosa più sorprendente è che non abbiamo crampi di fame e ne basta una quantità minore rispetto a quella consumata cotta.

Ovviamente sono dimagrita, ma questo è un altro discorso....

Insalata inventata
Questo è quello che abbiamo mangiato oggi a pranzo (buonissimaaaaa!) Provare per credere!

Insalata inventata: (per 2 persone)

2 mele
2 cipolle di Tropea di media grandezza
2 fichi secchi 
uvetta sultanina
una manciata di cannella
qualche foglia di menta
germogli di grano
succo di limone e olio evo per condire.

Tagliate le mele (sbucciate), le cipolle e i fichi secchi a fettine. Aggiungete i germogli e gli altri ingredienti in base ai vostri gusti e condite. Buon appetito.

LEI

Finalmente la prossima volta inizio a tirare le conclusioni.


lunedì 20 luglio 2015

DIETE - Gluten free (ovvero celiachia portami via)



Dopo i successi del fitwalking che ho iniziato a praticare verso fine aprile la mia mente malata ha concepito un'idea diabolica per continuare a mangiare dolci:
e se fosse il glutine a farmi ingrassare/gonfiare? (ignorando volutamente che uova, zucchero e burro che mettevo regolarmente nei dolci contribuiscono non poco all'accumulo di grasso).
Simbolo Alimenti Senza Glutine
Così sono andata in un negozio per celiaci e mi sono comprata due dolci, un muffin e dei biscotti. La commessa mi ha anche gentilmente offerto un bacio di dama che, devo riconoscerlo, era buonissimo, friabilissimo e molto dolce. Faccio i miei piccoli acquisti e torno a casa. Anche il muffin e i biscotti sono dolcissimi. Allora mi si accende una lampadina e guardo gli ingredienti.

Per correttezza ho fotografato le etichette e tolto le marche. No, perché se uno non vede, non ci crede.



Partiamo dai Muffin senza glutine:


Etichetta muffin senza glutine
Quello che balza all'occhio è la quantità di E471, E477 ecc. Non sapendo di cosa si trattasse sono andata a cercare la definizione di ognuno e ho trovato questo sito che analizza gli additivi alimentari, i coloranti e i conservanti identificando la loro tollerabilità o pericolosità raggruppandoli per colore. La maggior parte di questi "E" aveva il colore arancione, cioè "da evitare", qualcuno aveva il rosso, cioè "nocivo" (E477, E450) e due avevano il giallo, cioè "tollerato".


Mi sembra non ci sia nulla da commentare, si commenta da sé.

Passiamo ora ai biscotti senza glutine, ma senza perdere d'occhio i muffin.

Etichetta biscotti senza glutine
Effettivamente qui manca la sfilza di "E", ma quello che mi ha colpito è la presenza di grassi e oli vegetali. Come sapete l'ordine in cui compaiono gli ingredienti su un'etichetta è indicativo della quantità di prodotto utilizzato. Guardando l'etichetta dei biscotti si deduce che l'ingrediente più utilizzato è la farina di mais, a scalare zucchero, margarina vegetale, grassi e oli vegetali, il meno usato l'aroma naturale. E allora leggo: olio di palma, palmisto, cocco, colza in porzione variabile.
Per l'olio di cocco ho trovato articoli a favore, ne cito uno per tutti, ma per l'olio di palma, palmisto e colza è stato un disastro. 

Cito, anzi copio e incollo da qui.


Dalla spremitura  della polpa del frutto di palma da olio  si ricava l’olio (o grasso) di palma  composto  per circa il 50% di grassi saturi e 40% di grassi monoinsaturi. Dal seme invece deriva  l’olio di palmisto  con una percentuale maggiore di grassi saturi (85%).
Proprio il loro altissimo contenuto di grassi saturi, quelli in pratica che stimolano il colesterolo cattivo – LDL – ,  li rendono dannosi alla salute.

L'olio di colza invece veniva usato prima per alimentare le lampade ad olio e poi come carburante.
Se non ci credete controllate qui. Senza parlare del disboscamento fatto a favore di tale coltivazione.


Coltivazione della colza


Allora mi domando: ma è normale tutto questo? Non mi chiedo se è legale, evidentemente lo è.
Navigando qua e la sempre alla ricerca di informazioni sulla celiachia scopro che anche tantissime persone "sane" fanno uso di prodotti senza glutine. C'è chi dice che fanno bene, c'è chi dice che se non sei intollerante al glutine non servono.
Concludo  con un altro copia e incolla preso da qui

(...) è emerso come i prodotti confezionati e realizzati appositamente affinché siano privi di glutine possano presentare un contenuto di grassi nascosti fino a cinque volte superiore ai normali prodotti da forno, realizzati ad esempio utilizzando la comune farina di frumento, che contiene naturalmente glutine.

Tutto questo senza parlare dei costi elevati dei prodotti.

Lo so, non dite nulla, ci sono cascata anch'io, ma grazie al cielo me ne sono accorta e mi sono informata.
Ma chi non si informa, come fa??!!

Sensibilità al glutine

P.S. Ho trovato un sito utilissimo che spiega come leggere le etichette alimentari. Se avete tempo dateci un occhio.

Vi anticipo che nel prossimo post vi parlerò di crudissimo e raw food.

LEI

domenica 19 luglio 2015

Marshall B. Rosenberg - Le parole sono finestre - oppure muri (ed. Esserci)

Cambiare vita con la comunicazione non-violenta
Le parole sono finestre sulla comunicazione non-violenta era uno dei libri tra  quelli consigliati da un blogger che seguo perché a mio parere sta facendo un efficace lavoro di sensibilizzazione per chi ha bisogno di cambiare vita.

Vi racconto cosa accade in questo libro perché è un vero viaggio nel tempo della memoria di ognuno di noi e mi ha mostrato cose che non ero in grado di vedere ma che sentivo e sento tutt'ora.

Il libro è "Le parole sono finestre (oppure muri) - introduzione alla comunicazione non violenta" scritto nel1998 da Marshall B. Rosenberg e pubblicato da Edizioni Esserci nel 2003.

Il testo tratta della comunicazione verbale in modo efficace e chiaro con molti esempi di situazioni tipo in cui un dialogo gestito con umanità, empatia e sincerità può fare la differenza.

mercoledì 15 luglio 2015

HARUKI MURAKAMI - L'arte di correre (ed. Mondadori)

Murakami, che dire? Uno dei miei miti. Quasi mi vergogno a scrivere di lui che dichiara:


"Quando penso all'esistenza umana, a volte ho l'impressione 
di non essere altro che una zattera arenata sulla spiaggia".


Comunque sia, ormai siamo in ballo e balliamo....
Il libro, che io avrei classificato tra il saggio e la biografia, ma che lui pensa si possa catalogare nella categoria "memorie", è un diario della sua attività di maratoneta.

martedì 14 luglio 2015

Leggere libri fa bene


E' stata una lunga attesa.
Lunga e difficile ma voglio riprendere piroettando sul perché leggere libri fa bene.
Lasciatemi sfogare almeno per questo post e poi possiamo continuare con le recensioni che ne ho di belle.

Leggere libri

Leggere tanti libri fa molto bene,
leggere tutti fa aprire il pensiero,
leggere fa ascoltare.

Parlare di libri non è scrivere,
lo scrittore legge in silenzio e suona la tastiera.

Parlare è solo,
Parlare tutti è sempre caos,
Parlare tanto è sempre motivo d'orgoglio.

Librarsi tra le parole non è dare,
lo scrittore ascolta il silenzio e gratta sulla carta.

Scrivere guarda da lontano, leggere vive dentro,
parlare è sempre troppo spesso presente.

Scrivere solleva i dolori, leggere li accoglie,
parlare li manifesta a chi ha intorno.

Se ti senti solo...
scrivi
ascolta
e fa silenzio.

Leggere tutti

Leggere tanti libri fa molto bene,
e quando avrai del dolore,
qualcuno ti ascolterà.

LUI



lunedì 13 luglio 2015

DIETE - La dieta dei gruppi sanguigni del Dott. Mozzi (ed. Coperativa Mogliazze)

Ebbene sì, è un po' che non pubblico nulla rispetto a quello che leggo.
Il fatto è che non ho smesso di leggere, semplicemente non ho più letto romanzi, ma mi sono occupata di diete.

Quest’inverno ho cucinato una quantità esagerata di pasta fresca, gnocchi, ravioli, pane fatto in casa con lievito madre, ma soprattutto dolci.
Il risultato nel tempo è stato che a  marzo avevo preso un tot di chili, i vestiti che avevo nell'armadio non mi andavano più bene. Sono passata da una extra small a una media.

Dovendo tornare al mio peso forma mi sono avventurata nel mondo del fitness e delle diete per dimagrire (ma non solo).